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Nel 1783 W. Hunter, fu il primo ad introdurre, nelle imbalsamazioni, l'iniezione di liquidi (soluzione formata da: trementina di Venezia ed essenze di lavanda e rosmarino), nei vasi sanguigni;
Nell' 800, le tecniche di imbalsamazione venivano utilizzate a scopo didattico;
G. Tranchina, nel 1837 iniettò diverse sostanze fluide calde, nei vasi sanguigni che si solidificano con il raffreddamento; Per poi utilizzare successivamente una soluzione di arsenico binaco come antisettico.
L. Brunetti nel 1867 invece propose il metodo della tannizzazione: consisteva nell'iniettate acqua nelle arterie per lavare il vaso sanguigno, etere solforico per sgrassare, soluzione di acido tannico per tannizzare, aria compressa asciutta e calda per prosciugare i tessuti.
Per mantenere compatto il cadavere, nel 1886 Laskowski, idealizzo una miscela composta da di glicerina, acido fenico e alcol puro con bicloruro di mercurio e cloruro di zinco, che ancora oggi viene utilizzata.. altri idearono altre miscele.. poi nel 1930, Brosh propose un nuobvo metodo, che consisteva nell'iniettare una soluzione di formalina, cloruro di sodio e acido fenico liquido attraverso un particolare siringa a pressione... successivamente siamo arrivati alla plastinazione, tecnica inventata da G. Von Hagens, la quale ha il compito di rendere indeformabile e la struttura del corpo, come se fosse in plastica.
Con questa tecnica si possono plastificare: organi cavi o parenchimatosi e interi distretti topografici, ed eseguire sezioni macroscopiche e microscopiche.
In questo modo si può mantenere o tutto il corpo, oppure parti di esso.